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HO SCELTO DI ESSERE UN UOMO LIBERO": PAROLE DI PINO MASCIARI, L’IMPRENDITORE CALABRESE CHE HA VOLUTO DIRE NO ALLA MAFIA

pino masciari okMomenti di grandi intensità per quattro classi delle scuole superiori altoatesine coinvolte nel progetto “Testimoni di coraggio civile”, organizzato dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee in collaborazione con l’Intendenza scolastica italiana: a Dobbiaco hanno dapprima incontrato l’imprenditore calabrese Pino Masciari, per poi immergersi in un workshop di videoripresa e storytelling.

Le classi coinvolte nel workshop andato in scena il 16 e 17 febbraio a Dobbiaco sono state quattro: una dell’Istituto pluricomprensivo in lingua italiana di Vipiteno (biennio scientifico), una quarta del “Ghandi” di Merano e due classi (quarta e quinta) del liceo “Carducci” di Bolzano. Nel centro pusterese i ragazzi hanno dapprima incontrato un noto esponente della lotta civile alla mafia: Pino Masciari, imprenditore calabrese, rientrato nel programma testimoni di giustizia e tutt’ora sotto scorta per aver denunciato la ‘ndrangheta e i sistemi di corruzione interni alla politica.

Il coinvolgente racconto di Masciari, che gira l’Italia per portare la propria testimonianza di coraggio civile, ha alternato momenti riguardanti aspetti sociali della Calabria intrecciati a momenti più privati, del proprio vissuto. Lo scenario corrotto e omertoso, la reverenza agli uomini d’onore, il consenso sociale e al contempo la solitudine di un imprenditore che sceglie di dissentire, di ribellarsi a un destino che appare già scritto.

Rivolgendosi a un pubblico giovane, Masciari ha sottolineato la forza a cui attinge la ‘ndrangheta: proprio i giovani che, non trovando lavoro, trovano nell’organizzazione un appiglio e una possibilità. Pino, con commozione, ha parlato poi della famiglia, dei figli, dell’energia che tanti giovani gli hanno trasmesso sostenendolo nel corso delle sue vicissitudini. La storia di Masciari alla fine è personale ma è anche la storia di un movimento culturale e sociale, l’altra faccia della mafia, quella che crede, malgrado tutto, nel valore dello Stato e della democrazia. Pino si è congedato dai ragazzi ricordando loro di studiare, perché solo la conoscenza può renderli consapevoli dei loro diritti e delle loro possibilità: “Voi siate quello che volete essere... Io ho scelto di essere un uomo libero”.

Gli studenti hanno poi approfondito le tecniche dello storytelling e accresciuto il loro bagaglio tecnico ed esperienziale con l’aiuto di professionisti del settore: i videomaker Stefano Lisci e Marco Vitale, lo scrittore bolzanino Daniele Rielli e lo storyteller trentino Alessandro Cristofoletti.

Il progetto “Testimoni di coraggio Civile” è legato a un concorso che si concluderà il 24 aprile a Bolzano con la premiazione all’interno del Festival delle Resistenze 2017.

IL PROGETTO “Testimoni di coraggio civile”, coordinato dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee in collaborazione con l’Intendenza scolastica italiana, è dedicato quest’anno al coraggio civile nella quotidianità e contro la criminalità organizzata. A partire da quest’anno, l’azione viene coordinata con l’Intendenza scolastica di lingua italiana, ed è rivolta alle classi delle secondarie di II grado. La finalità è quella di aprire le scuole ad una lettura del tema dell’Educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva, creando situazioni di incontro con testimoni ed esperti di quei momenti della storia collettiva del secolo da poco concluso, momenti che hanno segnato un epoca sul piano della coscienza di tutti, sul terreno del contrasto alle forme di violenza, da quella criminale a quella politica. Il progetto “Testimoni di coraggio civile” si inserisce lungo questo tracciato, proseguendo un percorso ormai ben noto alle scuole altoatesine.

IL CONCORSO. Il progetto “Testimoni di coraggio civile” ogni anno stimola le classi e gli studenti aderenti a interrogarsi sul tema dell’anno attraverso una forma d’espressione artistica all’interno di un concorso. Per partecipare gli studenti devono realizzare un elaborato scritto o multimediale, di arti figurative o musicali e altro ancora che permetterà loro di vincere premi individuali o di gruppo (di classe o interclasse) consistenti in buoni acquisto per materiale culturale.

CHI È PINO MASCIARI. Imprenditore edile calabrese, decise di dire no alle intimidazioni della mafia e di diventare il primo testimone di giustizia italiano. Il 17 ottobre 1997 Pino fugge di notte dalla sua terra come un criminale e viene sottoposto assieme alla famiglia, moglie e due bimbi piccoli, al programma di protezione speciale, ma non esistendo la figura del testimone di giustizia (istituita solo nel 2001) si confondeva Pino per un personaggio colluso con le cosche mafiose e poi pentitosi, insomma passava per un pentito. Pino denuncia i malavitosi che gli imponevano il pizzo e non si ferma perché arriva a denunciare i politici e i magistrati collusi con il sistema mafioso. Per la dovizia di dati e di persone denunciate, anche in alto loco, Pino Masciari è considerato il principale testimone di giustizia italiano, ma la sua storia annovera anche la latitanza e l’incuria di uno Stato che spesso non ha garantito l’incolumità della famiglia Masciari, ma quello che è più grave non ha loro consentito una normalità di vita a cui tutti i cittadini di uno Stato civile hanno diritto.

(testo tratto dalla recensione di Grazia Procino al libro “Organizzare il coraggio”, scritto da Pino e Marisa Masciari per raccontare la loro vita tribolata di coppia perseguitata dalla ‘ndrangheta)

http://www.pinomasciari.it/?p=29544

Questo il link al documentario di Alessandro Marinelli “Pino Masciari - Storia di un imprenditore calabrese”, vincitore del Premio Ilaria Alpi 2014:

https://www.youtube.com/watch?v=VW_aI_As4Vc&t=78s

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