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STUDENTI ALTOATESINI IN PIAZZA DELLA LOGGIA A BRESCIA E ALLA STAZIONE DI BOLOGNA. PER NON DIMENTICARE MAI

bolognaPrende il via il progetto scolastico “Anni di piombo. Non c’ero ma so”, organizzato all’interno della Piattaforma delle Resistenze Contemporanee 2017. Dal 2 al 3 febbraio due classi delle medie di Egna e del “Rainerum” di Bolzano visiteranno due luoghi-simbolo del terrorismo e parleranno con i familiari delle vittime di Brescia, Bologna e anche Ustica.

Entra nel vivo il progetto scolastico “Anni di piombo. Non c’ero ma so”, organizzato nell’ambito della Piattaforma delle Resistenze Contemporanee 2017. Rispetto al passato, stavolta i laboratori negli istituti scolastici coinvolti partiranno dopo la visita alla stazione di Bologna. Ma ci sono altre importanti novità: oltre a Bologna, le classi saranno condotte in Piazza della Loggia a Brescia, altro luogo-simbolo dello stragismo italiano. E avranno la possibilità di conoscere anche i familiari delle vittime della strage di Ustica, un ulteriore fatto di sangue misterioso degli anni Ottanta.

Il progetto “Anni di piombo. Non c’ero ma so” intende ripercorrere assieme agli studenti gli avvenimenti che hanno insanguinato l’Italia tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta. Due classi – una terza media dell'Istituto Comprensivo di Egna e una seconda media del “Rainerum” di Bolzano – approfondiranno il tema del terrorismo degli anni '70. Per farlo intraprenderanno un vero e proprio viaggio nella memoria raccogliendo le voci, i racconti e le testimonianze di chi lotta con vigore affinché tali fatti non cadano nell’oblio.

Il 2 febbraio a Brescia incontreranno presso la “Casa della memoria” Manlio Milani, un testimone diretto della strage di Piazza della Loggia. L’attentato terroristico fu compiuto il 28 maggio 1974 con una bomba nascosta in un cestino portarifiuti ed esplosa durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista. L'attentato provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102.

Nel pomeriggio i ragazzi partiranno alla volta di Bologna, dove nella mattinata del 3 febbraio ripercorreranno i fatti storici con il contributo di Cinzia Venturoli, storica dell’associazione Piantiamolamemoria, e dell’altoatesina Sonia Zanotti, una sopravvissuta alla strage di 35 anni fa. Erano le 10.25 del 2 agosto 1980, quando Bologna venne scossa da un boato: una bomba era esplosa nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria provocando 85 morti e 200 feriti.

Nel pomeriggio, sempre a Bologna, gli studenti visiteranno il museo di Ustica e incontreranno Daria Bonfietti, rappresentante dell’Associazione familiari vittime della strage di Ustica. Il disastro aereo risale al 27 giugno 1980, quando un aereo di linea della compagnia italiana Itavia decollato da Bologna e diretto a Palermo, si squarciò in volo e cadde nel braccio di mare compreso tra le isole tirreniche di Ustica e Ponza causando la morte delle 81 persone a bordo.

Il progetto proseguirà nelle classi, con l'aiuto dei professori e di esperti che porteranno i ragazzi a rielaborare quanto vissuto, ragionare sul significato di terrorismo e svolgere un parallelismo tra il terrorismo di ieri e quello, a loro più noto, di oggi.

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