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LA SATIRA IRRESISTIBILE E IRRIVERENTE DI LERCIO AL FESTIVAL DELLE RESISTENZE DI TRENTO DOMANI CHIUSURA CON DEL GRANDE E PICCOLO

partenza genk webTendone pieno anche per gli appuntamenti pomeridiani della seconda giornata del Festival delle Resistenze contemporanee 2017, in corso di svolgimento a Trento. Sotto il tendone allestito in piazza Cesare Battisti centinaia di persone hanno sorriso ma anche riflettuto alla satira pungente di Lercio, la redazione specializzata in fake news. In precedenza, un partecipato dibattito sui giovani e il loro futuro.

Panche supplementari allestite fuori dal tendone in piazza Cesare Battisti a Trento, per assistere al primo evento serale della seconda giornata del Festival delle Resistenze contemporanee 2017. Sul palco infatti sono saliti Marco Bressanini e Matteo Adami, milanese il primo e veronese trasferito a Bolzano il secondo, redattori di Lercio – Lo sporco che fa notizia. Una redazione virtuale (tutti i redattori scrivono da remoto da quasi tutte le regioni italiane) che in 5 anni è diventata un cult e che sulla pagina Facebook è arrivata a quota 1,2 milioni di like. A Trento una raffica di fake news ha fatto ridere – e riflettere – oltre 400 persone, un riso a volte amaro perché – purtroppo – queste notizie palesemente false vengono considerate vere. Tanto che persino alcune notizie tarocche confezionate dai redattori di Lercio sono state riprese da organi di informazione reali. E anche il gioco proposto al pubblico – distinguere una notizia lercia da una vera – ha riservato sorprese... “Questo è un esempio significativo della situazione. Purtroppo l'informazione – dice Lercio – è diventata un prodotto che deve produrre guadagni, clic sul web, e allora più grossa è la bugia, più alto sarà l'interesse del lettore. I titoli sono sempre più urlati e prevalentemente a sfondo razziale e politico”.

Ma come si esce dalla mala informazione? Quali sono le prospettive? “Purtroppo non viviamo un bel periodo. Ci ricorda molto il clima antecedente la prima guerra mondiale e anche quello immediatamente successivo. Vediamo nero, insomma... Anche perché c'è in giro sempre più odio, astio. La percezione della realtà è peggiorata, ci fanno credere che c'è gente che ci ruba delle cose e sono quelli che poi raccolgono voti”.

Giovani al centro della tavola rotonda, molto partecipata, che ha avuto come protagonisti Delia Belloni (autrice del Report Piani Giovani di Zona 2016) e Arianna Bazzanella (autrice della ricerca Crescere in Trentino) della Provincia di Trento, la professoressa Giovanna Guerzoni della Fondazione Gramsci di Bologna e Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. Il dibattito, moderato da Riccardo Santoni del Forum Trentino per la Pace, ha permesso di fare il punto sulla situazione attuale in Trentino ma anche di confrontarla, grazie agli ospiti “forestieri”, con la situazione in Emilia Romagna e nel resto del Paese. “Dal dibattito – spiega Arianna Bazzanella – è emerso che tutto sommato qui in Trentino i giovani vivono in un contesto tutelato rispetto ad altre realtà, sebbene anche a loro manchi quell'immaginario collettivo del passato per cui nella vita c'erano dei punti fermi: gli studi, il lavoro fisso, la macchina, la famiglia e così via. Inoltre, il fatto che siamo ai minimi storici in termini di natalità, fa sì che i giovani, essendo pochi, abbiano poco peso”.

Indicativa in questo senso la dichiarazione di Delia Belloni, la più giovane del tavolo di discussione e quindi rappresentante a pieno titolo del mondo giovanile: “Alle volte abbiamo l'impressione di dover giocare ad un gioco di cui non abbiamo scritto le regole”. Per quanto riguarda gli esiti del suo report sui Piani Giovani di Zona del Trentino, Belloni riferisce un paradosso: “I progetti organizzati dalle Politiche giovanili della Provincia sono molto partecipati, però abbiamo constatato che ancora troppi giovani non sono consapevoli che si tratti di progetti pubblici”.

Domani giornata conclusiva del Festival delle Resistenze, dedicata al tema dei confini. Tra i vari appuntamenti segnaliamo quelli serali: alle 18.30 con Gabriele Del Grande e Veronique Loute, alle 21 chiusura con il reading di Francesco Piccolo.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA 24 SETTEMBRE

ORE 10.00
BOLZANISM. Ti hanno mai raccontato la storia dell’edificio in cui abiti? “Bolzanism. Racconti dell’abitare a Bolzano”, attraverso una fase di studio e una di riscontro sul campo con gli abitanti, mira a ricostruire e rappresentare l’evoluzione dell’abitare, dall’epoca della loro costruzione ad oggi, di cinque tra i più significativi complessi residenziali popolari del ‘900 .

ORE 11.30
ANDREA MASCAGNI. Passato, presente e futuro. Il ricordo a 100 anni dalla nascita di Andrea Mascagni, musicista e deputato, compositore e leader della resistenza, comunista e autonomista democratico convinto. Interventi di carattere storico-culturale di Giuseppe Ferrandi, Vincenzo Calì e Andrea Felis ed esecuzione di brani di Mascagni a cura del Conservatorio Bonporti.

ORE 14.00
LES SAUTEURS di Moritz Siebert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibè, Danimarca, 2016, 80 min. La vita di attese di un rifugiato al confine con l’Europa. A Melilla, enclave spagnola in Marocco, vivono migliaia di migranti africani in attesa di scavalcare la barriera che li separa dall’Europa. Al maliano Abou gli autori affidano una telecamera per raccontare la vita di questa comunità.

ORE 15.30
ON THE ROAD - SULLE ROTTE DEI MIGRANTI. Le testimonianze di chi ha deciso di andare a vedere di persona. Il progetto “On the road” verrà presentato dai 20 giovani trentini e altoatesini che in giugno hanno ripercorso tre rotte migratorie: greca, balcanica e francese. Collegamento con la giornalista Valentina Petrini di “Nemo – Nessuno escluso”. Modera la giornalista Laura Strada.

ORE 18.30
LA COMPLESSITÀ DEI CONFINI E LA RICERCA DI UN’IDENTITÀ FORTE. Gabriele Del Grande e Veronique Loute si confrontano con il pubblico su cosa sta succedendo attorno al Mediterraneo. Arrestato in Turchia per il suo libro-inchiesta sull’ISIS e liberato dopo 15 giorni di detenzione, torna al Festival Gabriele Del Grande, regista di “Io sto con la sposa” e fondatore di Fortress Europe. Con lui Veronique Loute, fondatrice dell’associazione “Les parents concernés”, che dal 2012 non ha più visto suo figlio arruolatosi nella guerra in Siria a fianco dell’Isis. Modera il giornalista Paolo Ghezzi.
DIRETTA STREAMING: grazie alla collaborazione con l’Agenzia giornalistica Opinione, questo appuntamento sarà visibile in diretta streaming.

ORE 21.00
PARTIRE O RESTARE. L’amica geniale e la questione cruciale del Sud. Francesco Piccolo in un effervescente reading su forme di confine molto interne. Oltre alla saga di Elena Ferrante, altri romanzi e testi sul Meridione affrontano il nodo filosofico dell’andare via o restare nel posto dove si è nati. Una chiusura di Festival con il sorriso grazie a Francesco Piccolo, perché anche riflettere con il sorriso può essere considerata una forma di resistenza contemporanea.

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