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Resistenze 18 - 4000 presenze in piazza Battisti per l’edizione dedicata alle periferie

cs 15 09 2018Si è chiusa domenica sera con un grande successo la nuova edizione trentina del Festival delle Resistenze Contemporanee, che ha lasciato soddisfazione tra gli organizzatori e il pubblico. 4000 le presenze calcolate. Gli appuntamenti più partecipati quelli con Gad Lerner e Motta: in 400 per il giornalista, oltre 600 ad applaudire il cantautore.

4000 presenze in tre giorni di Festival in piazza Battisti, oltre 85 ospiti sul palco durante i 23 eventi che hanno costruito il programma anche grazie alle più di 20 collaborazioni attivate sul territorio: sono questi alcuni dei numeri dell’edizione trentina del Festival delle Resistenze, che si è concluso domenica e che era quest’anno dedicato alle periferie, intese come territori di rigenerazione ma anche come spazi di pensiero creativo.

Gli ottimi numeri delle presenze in piazza, gli applausi del pubblico, uniti al gradimento espresso da chi ha accettato di rispondere ai questionari di valutazione - 4,5/5 il risultato medio alla voce “qualità degli eventi” - lasciano grande soddisfazione negli organizzatori: «È stato per noi un grande successo avere tanta affluenza a eventi molto diversi tra loro - afferma Daniel Benelli, coordinatore della Piattaforma e del Festival delle Resistenze Contemporanee -. Abbiamo voluto costruire un programma che guardasse da nuovi punti di vista temi a noi da sempre molto cari e che allo stesso tempo provasse a dialogare con le diverse accezioni del termine “giovani”, il nostro pubblico privilegiato. Lo abbiamo fatto ad esempio parlando di lavoro con Gad Lerner, attraverso la storia di Concetta Candido, facendone metafora di una più ampia riflessione sul precariato e l’assenza di diritti; o ancora discutendo di parità di genere, un tema che muove le giovani generazioni di donne e anche di uomini; abbiamo portato a Trento uno dei più apprezzati cantautori contemporanei che ha raccontato se stesso, dando spunti per l’interpretazione di un’intera generazione. Infine abbiamo coinvolto enti, associazioni, gruppi informali nella costruzione stessa del programma, dando spazio e valorizzando competenze e interessi. Un’edizione che per noi rappresenta un successo soprattutto perché ha dimostrato quanto il Festival sia sempre più radicato sul territorio e sentito dai cittadini - conclude Benelli -. Credo sia giusto ringraziare le Politiche Giovanili delle province di Trento e Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige, da sempre partner anche nella scelta dei contenuti, confermandosi attente e sensibili alle necessità di chi rappresenta il futuro».

Un’edizione, quest’ultima, che ha voluto avvicinare temi di grande attualità provando a spostare lo sguardo “Fuori dal centro”, portando sotto i riflettori prospettive inedite, offrendo così nuovi spunti di riflessione. Dialogare, approfondire, guardare il mondo contemporaneo da diversi punti di vista sono i grandi obiettivi del Festival delle Resistenze Contemporanee, che si uniscono alla sfida di riportare il dibattito in piazza, per un accesso alla cultura il più possibile libero e gratuito.

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