Resistenze 2018 guarda il futuro da nuove prospettive
Il Festival a Trento dal 14 al 16 settembre.
Tra gli ospiti anche Gad Lerner, Tiziana Ferrario e Motta
Grandi nomi di intellettuali e artisti del panorama nazionale, ma anche forte partecipazione “dal basso”: queste le caratteristiche dell'appuntamento trentino del Festival delle Resistenze Contemporanee, in scena in piazza Battisti dal 14 al 16 settembre. Al centro del dibattito il tema delle periferie, come luoghi di rigenerazione di territori e di pensiero.
Dopo l'edizione primaverile a Bolzano, torna dal 14 al 16 settembre a Trento, a piazza Cesare Battisti, il Festival delle Resistenze Contemporanee, organizzato dalla Piattaforma delle Resistenze con il sostegno e la collaborazione degli Uffici Politiche Giovanili delle Province autonome di Trento e Bolzano e alla Regione autonoma Trentino-Alto Adige.
A guidare anche l'edizione trentina di Resistenze 2018 è il tema delle periferie e dei territori: FUORI DAL CENTRO. Il futuro da altri punti di vista è il titolo con cui il Festival delle Resistenze Contemporanee presenta il suo programma, con grandi nomi dal mondo della cultura, del giornalismo e dell'arte ma arricchito in questa occasione da un ruolo ancora più importante affidato a tante organizzazioni provinciali attive nel settore della cultura e dei giovani. I cittadini e le loro storie diventano infatti protagonisti, grazie al bando che ha invitato associazioni e gruppi informali a presentare le proprie “idee per il Festival”. Rinnovamento, rigenerazione e sperimentazione sono infatti processi che spesso si attivano in territori di periferia, come ricorda l'assessora alle Politiche Giovanili della Provincia autonoma di Trento, Sara Ferrari: «Il Festival delle Resistenze rappresenta una tre giorni importante, un’iniziativa nella quale crediamo e investiamo molto, perché propone sguardi lucidi e non convenzionali sul presente e sul futuro della nostra società e perché queste idee e prospettive sono offerte ai tanti giovani che al Festival partecipano e collaborano. Il tema scelto quest’anno non fa eccezione: sono infatti convita che relazionarsi con le periferie oggi non significhi affatto occuparsi di qualcosa di marginale, ma al contrario occuparsi di argomenti centrali e di grande lungimiranza».
L'attenzione della manifestazione, viene posta quest'anno quindi sui territori, luoghi fisici da osservare come interessanti e vitali spazi di innovazione ai bordi delle città o – come nel caso della morfologia del Trentino – tra montagne e vallate, ma anche, più ampiamente, zone di pensiero in cui è possibile aprire la riflessione sul concetto di marginalità.
Il tema sarà approfondito con incontri, panel, tavole rotonde nel tendone allestito in piazza Battisti, ma anche in un'anteprima curata dall'associazione Centrifuga che si terrà domenica 9 settembre presso Il Masetto di Terragnolo (località Geroli).
L'Anteprima - domenica 9 settembre
Si dice che la montagna non sia un posto per giovani. Si dice che sia un posto dove nulla cambia e dal quale sarebbe meglio scappare se si è in cerca di qualche opportunità. Ma è davvero così? In un Festival delle Resistenze che parla di territori e periferie non poteva mancare un’occasione per conoscere le storie di chi in queste zone ha imparato a resistere, restando o ritornando. Domenica 9 settembre il Festival anticipa i tre giorni di piazza Battisti con una giornata curata dall'associazione Centrifuga nella cornice de Il Masetto a Terragnolo, uno spazio di innovazione in alta quota, per scoprire esperienze che possano ispirare e guardare la montagna con occhi diversi. Il programma della giornata inizia alle 11 con un incontro con realtà di giovani che hanno deciso di tornare o di restare in montagna per dare vita ad iniziative per preservare i patrimoni ambientali e culturali locali all’insegna della sostenibilità. A moderare l'incontro sarà Andrea Membretti – ricercatore presso EURAC Research di Bolzano e docente di Sociologia del Territorio all’Università di Pavia – che si occupa di immigrazione e neopopolamento nelle Alpi e nelle altre montagne d’Europa. Nel pomeriggio – dopo un pranzo a cura de Il Masetto – un laboratorio creativo dedicato ai più piccoli con Giulia Mirandola, per realizzare, dopo la lettura di alcuni libri, il proprio immaginario sulle montagne grazie a disegni, timbri e collage. Contemporaneamente, alle ore 15 una tavola rotonda in cui si confronteranno alcuni dei progetti realizzati grazie al bando della sezione “Percorsi della Piattaforma delle Resistenze”, che si sono concentrati sul racconto e la valorizzazione di patrimoni ambientali e culturali dei territori montani. Infine, intorno alle ore 17, la proiezione del documentario Contadini di montagna, di Michele Trentini, che sarà presente per un commento al termine del film.
Il programma del Festival dal 14 al 16 settembre
Il Festival delle Resistenze si propone di riportare la cultura in piazza, accessibile e gratuita, con un programma ricco di grandi nomi e di appuntamenti organizzati in collaborazione con realtà del territorio. Una forte attenzione per i temi più caldi del dibattito pubblico caratterizza da sempre il Festival, che in questa edizione sposta il suo focus sulle periferie come nuovi centri di attenzione capaci di offrire inedite prospettive sul futuro.
Tutti i giorni al Festival
Alcune attività saranno in piazza durante tutti i giorni di Festival. Appuntamento ogni mattina alle 9.30 con Caffè e giornale, la rassegna stampa quotidiana a curata dal direttore Alberto Faustini e i giornalisti del quotidiano Trentino, media partner di Resistenze 2018. Rimarrà in piazza tra le 14 e le 20 di ogni giorno di Festival anche la Giacomella di Studio Tangram, la roulotte sociale che incoraggia grandi e piccini a relazionarsi tra loro attraverso il gioco, la curiosità e il divertimento. Interverrà in occasione di alcuni appuntamenti Radio Dolomiti, tra i media partner dell'edizione trentina di Resistenze 2018.
Giorno 1: venerdì 14 settembre
Dopo l'appuntamento quotidiano con i giornali, il Festival delle Resistenze dedica la prima mattinata, a partire dalle 10.30, al mondo della scuola con un appuntamento dal titolo Le scuole da altri punti di vista, durante il quale studenti e studentesse di diversi istituti di formazione professionale si confronteranno su un progetto di avvicinamento alle nuove tecnologie attivato nelle loro scuole. Alle 12.00 si continua con Dentro il mondo delle politiche giovanili, con il racconto dei protagonisti di progetti attivati in tutta la provincia negli ultimi anni. Alle 15.00 un doppio appuntamento: un divertente approccio alla conoscenza della Costituzione per i più piccoli con il laboratorio Giovani cittadini effervescenti – Articolo 3 curato da Studio d'arte Andromeda; un approfondimento – in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani – dal titolo Dietro le quinte dell'impegno civile sarà invece occasione per confrontarsi sulle difficoltà nella vita quotidiana di chi decide di intraprendere percorsi professionali legati a situazioni di conflitto, relazionandosi con territori di guerra o emergenze umanitarie. Ne parleranno, guidati dal giornalista Luca Pianesi, direttore del quotidiano online Il Dolomiti, Daniele Bellocchio, giovane reporter di inchiesta, Sara Ballardini, operatrice umanitaria e Ingrid Powell, psicologa dell’emergenza. Durante il pomeriggio sarà proiettato il documentario On The Road – Sulle rotte dei migranti, resoconto di viaggio del progetto regionale che ha portato 20 giovani del Trentino-Alto Adige verso la Francia, i Balcani e il sud Italia, sulle strade più interessate dai flussi migratori. Alle ore 18, sul palco di Resistenze, il giornalista Francesco Costa, vicedirettore de Il Post. Alla luce dei suoi reportage sugli Stati Uniti, Costa offrirà al pubblico uno sguardo sulla trasformazione di uno dei Paesi più influenti sulla scena internazionale: dall'America di Obama a quella di Trump, in un viaggio tra le periferie del Paese. Saranno invece la giornalista Tiziana Ferrario e l'attrice teatrale Marta Cuscunà le protagoniste della prima serata di Festival. Tiziana Ferrario, storica inviata della RAI, conduttrice delle principali edizioni del TG1, nel suo ultimo libro Orgoglio e pregiudizi. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump ha posto al centro dell’attenzione donne che sono tornate ad alzare la voce, chiedendo stesse opportunità di carriera, stessi salari e diritti. Marta Cuscunà è una giovane attrice friulana molto nota sulla scena contemporanea per i suoi lavori legati alla dimensione femminile con un’attenzione particolare alla ricerca storica in relazione all'attualità. Alle ore 21 le due professioniste, con l'aiuto della giornalista Marika Damaggio che coordinerà il dialogo, metteranno in relazione i loro due punti di vista sul ruolo della donna nella società contemporanea, senza dimenticare di “fare memoria”.
Giorno 2: sabato 15 settembre
Il programma di sabato 15 inizia alle 10.30, dopo l'appuntamento con la rassegna stampa, con un nuovo appuntamento dedicato ai piccoli e alla Costituzione, Giovani cittadini effervescenti – Articolo 9, questa volta a cura di Studio Tangram. Alle ore 14, si potrà partecipare Oltrepassare, un tour costruito per vivere il centro storico in modo diverso, ampliando le percezioni e provando a cambiare modo di guardare. A guidare il gruppo sarà Maurizio Carta, esperto nazionale di urbanistica e cultura, e ad accompagnare il percorso ci saranno performer con sculture sonore. L'evento è curato da Libreria due punti e collettivo Azioni Fuori Posto, in collaborazione con l'associazione Poliferie e Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani (iscrizioni presso l'infopoint in piazza durante i giorni di Festival oppure via mail all'indirizzo duepuntilibreria@gmail.com). Alle 16 ancora un approfondimento sul mondo della cultura: una tavola rotonda con rappresentanti di diverse realtà festivaliere del territorio si confronteranno con un'esperta come Lella Mazzoli, sociologia e co-direttrice del Festival del giornalismo culturale, su L'importanza di chiamarsi Festival, riflettendo sull'impatto che gli eventi culturali riescono ad avere sui territori che li producono a ritmi sorprendenti e con una inaspettata capillarità. L'evento è a cura di Fondazione Trentina Alcide de Gasperi in collaborazione con il Festival del giornalismo culturale. La letteratura sarà invece al centro dell'appuntamento delle ore 18. Protagonista: Davide Longo e i suoi racconti della montagna. Scrittore e docente della Scuola Holden di Torino, Longo terrà una “lezione aperta” invitando il pubblico a trarre ispirazione dagli autori che hanno scritto di montagna e imparare ad esprimere a parole le sensazioni, le storie e le emozioni che questi luoghi suscitano in noi. Ad accompagnare il pomeriggio, le letture dal vivo dall'ultima fatica di Longo, a cura dell'attrice Maria Vittoria Barrella. Alle 21 torna al Festival delle Resistenze Gad Lerner, giornalista e conduttore televisivo che, a partire dalla drammatica storia di Concetta Candido - l'operaia che nel giugno del 2017 ha deciso di darsi fuoco davanti alla sede dell’INPS di Torino dopo aver perso il lavoro - proporrà una riflessione sul mondo del lavoro e i suoi cambiamenti.
Giorno 3: domenica 16 settembre
Anche l'ultimo giorno di Festival inizia con la mattinata dedicata ai giovani cittadini attivi che vogliono approfondire, con giochi e laboratori la nostra Costituzione. Alle 10.30, dopo i giornali e il caffè con il direttore Alberto Faustini, Giovani cittadini effervescenti – Articolo 4 a cura dell'associazione Alchemica. L'intenso pomeriggio dell'ultima giornata inizia alle ore 15 con la proiezione del documentario firmato da Barbara Fruet e Stefania Viola e girato da Giampiero Mendini, Senza far rumore: emigranti in Valle di Cembra, ieri e oggi, prodotto grazie al “bando Resistenze 2017” e vincitore del Premio Museo Usi e Costumi della Gente Trentina al 66. Trento Film Festival. Il film, un approfondimento sulla voglia di andarsene da territori difficili come quelli montani, sarà spunto del dibattito a seguire – organizzato dalle stesse autrici della pellicola – dal titolo Non è un Paese per giovani?, che riprende i temi dell'anteprima del 9 settembre grazie al confronto tra rappresentanti dell’Università di Trento, di Confindustria Trento e racconti di successo di aziende trentine e non solo che hanno investito energie per sostenere i territori periferici a cui sono legati. A tessere le fila ancora Andrea Membretti, ricercatore presso EURAC Research. Al cinema si lega l'appuntamento delle 18, organizzato in collaborazione con Trentino Film Commission, che si concentra sui mestieri “fuori dal centro” che popolano i set: Un mondo dietro la telecamera punta l'obiettivo sulle professionalità che poco si conoscono, ma senza le quali le produzioni non esisterebbero. Paola Siano, giornalista e conduttrice tv, intervisterà, tra gli altri, Emanuela Rossi, una delle voci più note del cinema italiano, doppiatrice di grandi stelle come Michelle Pfeiffer, Robin Wright, Kim Basinger e Cate Blanchett.
A chiudere l'edizione trentina di Resistenze saranno i racconti e le canzoni di Motta, cantautore e polistrumentista toscano che con il secondo singolo del suo ultimo album – La nostra ultima canzone – ha raggiunto la scorsa primavera le vette delle classifiche dei brani più ascoltati in Italia. A Resistenze sarà in dialogo con il noto giornalista musicale Pierfrancesco Pacoda e offrirà al pubblico anche alcuni brani in versione unplugged.
L'immagine del Festival
Un paesaggio sfuocato. Un occhio più attento che, attraverso una lente, riesce a vederci più chiaro. Una visione inedita. Una prospettiva nuova sul domani.
L'immagine scelta per descrivere l'edizione trentina di Resistenze 2018 bene rappresenta l'invito del Festival: provare a volgere lo sguardo oltre quel che il centro propone, spostare l'attenzione superando alcuni confini, per concedersi la possibilità di trovare, dove meno ce lo si aspetta, nuovi orizzonti e nuovi punti di vista sul futuro.