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ON THE ROAD: IL RACCONTO DEI VIAGGI

2018 07 03 otrUn pomeriggio di racconto e riflessione sulle migrazioni quello di ieri al Coworking della Memoria di Merano organizzato nell'ambito del progetto On the road - Sulle rotte dei migranti.
Il gruppo di giovani trentini e altoatesini, da poco rientrati dai viaggi sulle rotte più interessate dai flussi migratori, si è confrontato con Andrea Membretti, ricercatore EURAC, con rappresentanti delle istituzioni e con alcuni cittadini che hanno partecipato all'incontro. L'assessore Christian Tommasini: «On the road è un progetto da difendere».

Un dialogo durato oltre due ore tra racconti di viaggio e riflessioni sul tema delle migrazioni, sulla narrazione che di esso abbiamo, sulla forza dell'esperienza come educazione alla cittadinanza: è stato questo l'incontro organizzato ieri nel tardo pomeriggio al Coworking della Memoria di Merano dal tavolo di lavoro che unisce Piattaforma delle Resistenze Contemporanee, ARCI Bolzano, ARCI del Trentino, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Deina Alto Adige Suedtirol e T.A.U.T. Tavolo Associazioni Universitarie, sul progetto On the road - Sulle rotte dei migranti.

Il progetto, sostenuto dalle Politiche Giovanili delle province autonome di Trento e Bolzano, ha portato, tra il 14 e il 20 maggio, venti ragazzi e ragazze in viaggio lungo i tragitti più conosciuti per il transito di migranti: un gruppo ha viaggiato attraverso i Balcani, da Zagabria a Belgrado; un altro è partito alla volta della Francia, da Ventimiglia a Calais; un terzo ha invece attraversato l'Italia con tappe in Campania, Sicilia e Puglia.
Tre viaggi che hanno toccato corde profonde, che hanno invitato i partecipanti a raccogliere interviste e testimonianze per la realizzazione di un documentario che verrà presentato a settembre durante il Festival delle Resistenze di Trento (14-16 settembre). A introdurre i commenti, i dubbi e le perplessità dei ragazzi, ieri pomeriggio, il trailer del loro lavoro.

I commenti si susseguono: «Ho capito che il tentativo di semplificare il tema è deleterio - afferma una delle partecipanti -. Non si può prescindere dalla complessità per raccontare le migrazioni e questo rende il tutto più faticoso anche nella comprensione». Una compagna di viaggio: «Abbiamo tutti incontrato esperienze positive di accoglienza vera e propria. La solidarietà c'è: perché nessuno ce la racconta? Perché non ne esiste narrazione mediatica?». In molti hanno avuto necessità di riflettere sulla comunicazione del fenomeno migratorio: «Mi sono molto interrogata su come poter attivare una narrazione alternativa a quella della paura. Ho spulciato i social, letto molto dopo che sono rientrata. E mi arrabbio ogni giorno di più. Non è facile trasformare la complessità che abbiamo visto in parole, ma una delle risposte che mi sono data è che dobbiamo provare a concentraci sulle storie dei singoli, forse solo attraverso il recupero dei sentimenti di umanità si può trovare una strada».

A intervenire a nome della Provincia autonoma di Trento è Francesca Gnech dell'ufficio Politiche Giovanili: «On the road è un progetto a cui teniamo molto: crediamo inviti i ragazzi che partecipano, ma anche tutti noi che li ascoltiamo al rientro, ad aprire la mente, a guardare oltre, ad approfondire per interrogarci e capire qual è il mondo in cui vogliamo vivere». È d'accordo Luca Bizzarri, dell'Ufficio Politiche Giovanili della Provincia autonoma di Bolzano, che aggiunge: «On the road è uno dei progetti che segna la volontà di collaborazione tra due province ed è un progetto certamente capace di allargare lo sguardo dei partecipanti, ma lo fa anche con gli enti pubblici. Viviamo spesso realtà auto-centrate: l'invito a guardare fuori che ci offre On the road è prezioso».

Una digressione sui migranti nei territori di montagna arriva dal ricercatore Andrea Membretti, co-curatore del libro Per forza o per scelta. L’immigrazione straniera nelle Alpi e negli Appennini che chiude con un invito ai partecipanti di On the road: «Voi avete avuto la possibilità di stare dentro il corso della storia in presa diretta. L'invito è per un confronto con i ricercatori EURAC che si occupano di queste tematiche affinché lo scambio tra ricerca ed esperienza si attivi». A chiudere è l'assessore alla cultura italiana e vice-presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Christian Tommasini: «On the road è un progetto da difendere e tutelare – afferma -: viviamo in un periodo difficile, in cui esiste uno scollamento totale tra realtà e percezione della realtà. C'è un diffuso attacco alle diversità, alimentato dalla creazione della paura. Ormai la realtà non conta più, conta solo la percezione. In un clima di questo tipo tutti sono alla ricerca di facili soluzioni, ma sappiamo bene che facili soluzioni non esistono». E infine l'invito a continuare: «Cerchiamo insieme il modo perché i vostri racconti possano intercettare pubblici nuovi, non abituati a questo genere di narrazione e facciamo in modo che On the road diventi anche loro».

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