DIALOGHI DELLA PAURA: SABATO 11 FEBBRAIO A TRENTO PROIEZIONE DEL CORTOMETRAGGIO REALIZZATO DURANTE IL FESTIVAL DELLE RESISTENZE
Festival delle Resistenze contemporanee protagonista questo sabato a Trento: nell’ambito della rassegna “Un altro sguardo” sarà proiettato il cortometraggio “Dialoghi sulla paura” realizzato dalle associazioni “Il gioco degli specchi” e “Prodigio”, partner nel progetto Resistere all’immaginario, uno dei percorsi selezionati per l’edizione 2017 della Piattaforma delle Resistenze contemporanee.
Sabato 11 febbraio alle ore 17, presso la Fondazione Caritro di via Calepina 1 a Trento, sarà proiettato il cortometraggio “Dialoghi sulla paura”, un documentario di 11 minuti realizzato dalle associazioni trentine “Il Gioco degli Specchi” e “Prodigio” in gran parte con le riprese effettuate durante il Festival delle Resistenze Contemporanee di Trento (settembre 2016). A queste immagini ne sono state aggiunte altre realizzate in occasione del laboratorio di Sociocinema “Un altro sguardo”, realizzato dai registi e sceneggiatori Razi e Soheila Mohebi e promosso dalle associazioni Il Gioco degli Specchi e 46° Parallelo. Ed è proprio durante la serata di chiusura del progetto di cinema sociale che sarà proiettato il film prodotto da Alessandro Vanin, Margherita Boccali e Olinda Paesano.
“Il video – spiegano gli autori – affronta il tema della paura nelle sue varie declinazioni. La paura come sentimento naturale che ci rende prudenti o che ci spinge a superare i nostri limiti. Ma c'è anche una paura indotta, creata appositamente dai cosiddetti "imprenditori della paura" per dirottare le nostre emozioni ed opinioni, attraverso un linguaggio fatto di fili spinati, muri e respingimenti che vorrebbe rassicurare la persone spaventate ma che, in realtà, fissa lo stereotipo della paura. Viviamo in un continuo stato di emergenza... ma è davvero così?”
Il documentario contiene le significative interviste raccolte durante il Festival delle Resistenze di Trento ai giornalisti Ezio Mauro, Ennio Remondino e Sandro Ruotolo, al fumettista Makkox, allo scrittore Tahar Ben Jelloun, alla delegata UNHCR Alessandra Morelli ma anche ad esponenti della società civile come Peppe Pagano. Spazio anche alla sociologa Nora Lonardi, al dottor Alberto Pasquesi e alla dottoressa Monica Tomasi, al presidente del Centro Studi Val di Sole Marcello Liboni e altri ancora.
Il cortometraggio verrà impiegato come strumento didattico a sostegno dei laboratori di antropologia visiva nell'ambito del progetto Resistere all'immaginario, uno dei 12 percorsi regionali selezionati per l’edizione 2017 della Piattaforma delle Resistenze contemporanee. Nello specifico, il girato sarà mostrato agli studenti per far capire loro come condurre una ricerca sul campo, un’osservazione partecipata e una video-intervista. Strumenti, questi, alla base della ricerca antropologica di cui verranno spiegate non solo le nozioni teoriche (di cosa si occupa e quali metodologie impiega) ma anche le tecniche per produrre un report fotografico e/o video allo scopo di investigare una determinata realtà.
IL PROGETTO: RESISTERE ALL’IMMAGINARIO
Capofila: Associazione Il Gioco degli Specchi
Partner: Associazione Sociocinema (Trento) e associazione Prodigio (Trento)
Il progetto fa parte dei 12 percorsi selezionati dalla Piattaforma delle Resistenze Contemporanee 2017 e mira ad esplorare il ruolo delle immagini (fotografie, film, video, disegni) nel processo di lettura e produzione della conoscenza, in una pratica creativa e partecipativa. Si stimola una auto-narrazione dei ragazzi nella presa di coscienza delle problematiche legate al loro presente e all’attualità (la devastazione ambientale, le guerre per il controllo delle risorse, le migrazioni forzate, la paura dell'altro e il senso di insicurezza). L'obiettivo è arrivare ad operare una lettura consapevole della realtà, individuare le buone pratiche e conoscere le dinamiche virtuose che è possibile intraprendere come cittadini attivi.
Le attività prevedono un laboratorio di foto-domanda e scrittura creativa finalizzato a far emergere le percezioni dei ragazzi su alcuni fenomeni globali che innescano grandi movimenti di persone e sui concetti di resistenza contemporanea. Al termine dell'attività verrà assegnata una consegna per casa in cui ogni studente dovrà raccontare (mediante uno storyboard) una personale esperienza di resistenza corredata da immagini. Seguirà un laboratorio di antropologia visiva, orientato a veicolare tecniche e metodi per la produzione di un racconto visuale (foto e video) e un laboratorio di Comunicazione 2.0 in cui gli studenti saranno coinvolti nell'inserimento dei prodotti visuali realizzati all'interno di un blog appositamente creato, sul quale confluiranno tutti i contenuti prodotti nell'ambito del progetto. Il lavoro in itinere sarà documentato dalle formatrici e insieme ai lavori finalizzati dai ragazzi diventerà oggetto di un video finale a testimonianza dell'esperienza svolta che sarà proiettato durante l'evento di restituzione finale e in occasione del Festival delle Resistenze Contemporanee.