Inizia il Festival delle Resistenze 2018
Dopo le “Anteprime” del fine settimana, inizia domani, lunedì 23 aprile, il Festival delle Resistenze contemporanee di piazza Matteotti. Sul palco nel pomeriggio, dopo il dibattito a cura della Rete LGBTQI, l'attrice Caterina Vertova in dialogo con la ricercatrice Marina Calculli sul controverso tema delle migrazioni. Alle 18 il collegamento con il Centro Trevi per la Giornata Internazionale del Libro e in prima serata il poliedrico Ascanio Celestini.
Inaugurerà ufficialmente domani mattina, lunedì 23 aprile, l'ottava edizione bolzanina del festival delle Resistenze che ospiterà importanti nomi della cultura, dell'arte e del giornalismo insieme a eventi organizzati in stretta collaborazione con realtà del territorio, che hanno voluto partecipare, arricchendo il programma di spunti e riflessioni. Migrazioni, diritti LGBTQIA+, cittadinanza attiva, letteratura, informazione: questi i grandi temi che accompagnano il primo giorno di Resistenze 2018.
Le Anteprime sono iniziate con successo ieri, sabato 21, con il Brunch della memoria, in occasione dell'inaugurazione della mostra “Una giornata estiva” firmata da Martino Lombezzi e curata da Foto-Forum Bolzano, dedicata alla strage di Bologna: «È proprio il recupero della memoria, intesa come strumento per leggere il presente e costruire il futuro, ciò che guida il Festival delle Resistenze e la Piattaforma in generale» - ha introdotto l'assessore alla cultura italiana della provincia di Bolzano Christian Tommasini. E su queste basi alcuni appuntamenti del Festival si dedicano proprio a fare memoria, in un'ottica attiva. Come la mostra allestita presso la cooperativa Akrat (piazza Matteotti, 2) – che rimarrà aperta durante i tre giorni di Festival, dal 23 al 25 aprile, con orari 10-12 e 15-20 – che raccoglie volti, oggetti, voci di alcune persone che il 2 agosto 1980 si trovavano proprio alla stazione di Bologna. Come scrive la storica Cinzia Venturoli nel catalogo della mostra: «La memoria è la base della nostra identità, personale e collettiva: senza memoria vivremmo intrappolati in un eterno presente, incapaci di progettare il futuro e di relazionarci con altri individui, con altri gruppi, con altri popoli; impossibilitati ad essere cittadini attivi e consapevoli». Gli appuntamenti con la memoria sono continuati stamattina, quando è partito da piazza Matteotti History Line, l'autobus che guida viaggiatori-spettatori attraverso i luoghi più significativi della memoria della città relativi alla Seconda Guerra Mondiale. Nel pomeriggio alle 15 invece l'atteso appuntamento con Chef di condominio, la gara di cucina tra le famiglie di un caseggiato di via Milano.
Lunedì mattina si inizia alle 9.30 con l'appuntamento Caffè e giornale con il direttore che scandirà tutti i giorni di festival: ogni mattina infatti in piazza ci sarà il direttore del quotidiano Alto Adige – media partner della manifestazione – Alberto Faustini, che commenterà con il pubblico le principali notizie del giorno accompagnate da un buon caffè offerto dall'organizzazione del festival.
Le mattinate di lunedì 23 e di martedì 24 saranno dedicate alla chiusura del progetto Piccoli maestri piccole maestre di Costituzione, percorso di cittadinanza attiva che coinvolge, ormai da sei anni, le scuole primarie di primo e secondo grado di tutta la provincia per un totale di oltre 500 bambini e bambine. A partire dal dicembre scorso, insegnanti e bambini hanno riflettuto liberamente sul valore della Costituzione, grazie a materiali didattici forniti attraverso una app e incontri curati dallo staff della Piattaforma delle Resistenze con Anna Sarfatti, pedagogista e scrittrice di libri per bambini e Licia Di Blasi, ex insegnante da anni attiva in progetti di cittadinanza attiva. Alle due mattinate parteciperanno sia Di Blasi che Sarfatti, insieme alle classi che si incontreranno in un momento di confronto e racconto per festeggiare insieme i 70 anni della Costituzione. Hanno partecipato al progetto le scuole: Galileo Galilei (Brunico - Dobbiaco), Rita Levi Montalcini (Bressanone), Polo Scolastico Langer (Vipiteno - Colle Isarco), Ghandi (Laives), Martin Luther King, Alexander Langer, Gianni Rodari, Alessandro Manzoni (Bolzano). Ad animare la piazza con giochi e magie sarà Magico Camillo.
Il pomeriggio aprirà alle ore 14 con la tavola rotonda Abitare vite complesse. Diritti umani oltre le periferie organizzata in collaborazione con la Rete ELGBTQI del Trentino Alto Adige e l'associazione Centaurus – Arcigay e parte del programma di avvicinamento al Dolomiti Pride, in programma a Trento il prossimo 9 giugno. Parteciperanno al dibattito: Michela Morandini, consigliera di parità di Bolzano, Emiliano Bertoldi, coordinatore di ATAS (associazione trentina accoglienza stranieri), Giuseppe Varchetta, attivista disabile ed LGBTQIA+, Mauro Baldessarri, sindacalista UIL Alto Adige, riflettendo – a partire dal documento politico del Dolomiti Pride – sulle differenze che determinano disuguaglianze. Un incontro che assume la prospettiva intersezionale e l'orizzonte dei diritti umani e che vuole interrogare la capacità della comunità di includere queste complessità.
Alle 16 sul tavolo il tema delle migrazioni con l'incontro Migrazioni tra arte e scienza, durante il quale l'attrice Caterina Vertova e la ricercatrice Marina Calculli porteranno al pubblico due approcci diversi ma complementari per interpretare il controverso e complesso fenomeno migratorio. A mediare l'incontro tra le due visioni la giornalista del Corriere dell'Alto Adige Valentina Leone.
Il 23 aprile è la Giornata Internazionale del Libro e Resistenze celebrerà il piacere della lettura grazie all'appuntamento Libri a due piazze, durante il quale piazza Matteotti sarà in connessione con il Centro Trevi, dove si terrà l'incontro tra Francesca Manfredi (premio Campiello Opera Prima 2017 con “Un buon posto dove stare”), Alessandra Sarchi (finalista del Campiello 2017 con “La notte ha la mia voce”) e Giovanni Accardo (docente e scrittore). A moderare, il giornalista Luca Barbieri, mentre Sagapò teatro, con l'attrice Diletta La Rosa, accompagnerà il tutto con letture ad alta voce di parti dei libri.
Concluderà la giornata di lunedì Ascanio Celestini, che salirà sul palco di piazza Matteotti alle ore 21, parlando proprio del tema che caratterizza l'ottava edizione di Resistenze: le periferie. Originario di Casal Morena, quartiere dell'hinterland romano, Celestini mostra da tempo interesse sul tema dei territori periferici. Il suo ultimo lavoro, Pueblo, è il secondo pezzo – dopo Laika – di una trilogia dedicata alle periferie e alle persone che le abitano. Lo spettacolo, che ha debuttato lo scorso ottobre al Romaeuropa Festival 2017, racconta storie che posso stare tra la periferia urbana e quella umana, racconti intimi, marginali. Storie che Celestini vuole raccontare – quella del ragazzino zingaro di 8 anni che fuma le sigarette, quella di Violetta chiusa in casa con la madre, quella di Domenica la barbona, quella di un supermercato e dei suoi dipendenti licenziati – perché ciò che non viene raccontato, o che non si può raccontare, non esiste. A intervistare Celestini per Resistenze sarà Giancarlo Riccio, giornalista del Corriere dell'Alto Adige e de La Lettura.