L’importanza della memoria nella lotta a tutte le mafie: la testimonianza del magistrato Caterina Chinnici

Nella mattinata di lunedì 21 marzo l’europarlamentare Caterina Chinnici, figlia del magistrato Rocco Chinnici assassinato dalla mafia e magistrato a sua volta, ha incontrato al teatro Cristallo alcune scuole superiori di Bolzano e Merano nell’ambito della Giornata nazionale istituita per ricordare le vittime di tutte le mafie.

L’evento organizzato congiuntamente da Piattaforma delle Resistenze Contemporanee, Associazione Cristallo, ANM e Libera ha rappresentato anche l’atto conclusivo del progetto scolastico “Liberi dalle mafie”.

Anche a Bolzano il 21 marzo si è celebrato – con una serie di eventi promossi congiuntamente da Piattaforma delle Resistenze contemporanee, Associazione Cristallo, Associazione Nazionale Magistrati e Libera – la “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, che oltre alla sede centrale (quest’anno Messina) ha coinvolto oltre mille località italiane ed estere.

Dopo i discorsi introduttivi del presidente del Cristallo Pio Fontana e di Licia Nicoli, referente del Coordinamento di Libera Alto Adige, sul palco del teatro di via Dalmazia sono rimasti Caterina Chinnici e il sostituto procuratore di Trento Pasquale Profiti. In sala, ad ascoltarli con la massima attenzione assieme al commissario straordinario Michele Penta e alla sovrintendente Nicoletta Minnei, c’erano tantissimi studenti delle due scuole coinvolte nel progetto “Liberi dalle mafie” – liceo “Gandhi” di Merano e classico “Carducci” di Bolzano – ma anche di altri istituti bolzanini come IPC De Medici, CFP Einaudi, ITE Battisti e altri ancora.

Caterina Chinnici, entrata in magistratura ad appena 24 anni, è stata il più giovane magistrato italiano ad essere nominato capo di un ufficio giudiziario. Prima di combatterla, l’europarlamentare ha vissuto sulla propria pelle la violenza assassina della mafia: suo padre, il magistrato Rocco Chinnici trucidato a colpi di arma da fuoco assieme alla scorta a Palermo il 29 luglio 1983, fu il promotore di quel pool antimafia che avrebbe pianto anche le stragi di Capaci (Giovanni Falcone) e via d’Amelio (Paolo Borsellino). Quel tragico periodo è stato raccontato da Caterina Chinnici nel suo libro “È così lieve il tuo bacio sulla fronte”, che Profiti ha letto a più riprese e che ha permesso non solo di ripercorrere gli anni più sanguinosi delle guerre di mafia, ma anche di conoscere la figura privata di Rocco Chinnici, uomo di grande spessore morale.

Il magistrato barbaramente assassinato nel 1983 è stato anche ricordato nel video realizzato da Martina Scussel e Sarah Pantarotto della seconda classe ad indirizzo linguistico del liceo “Gandhi” di Merano. Elisabetta Pecorelli e Camilla Travaglia, della seconda classe ad indirizzo classico della stesso istituto meranese, hanno invece realizzato – sempre con il coordinamento del loro insegnante Maurizio Citarda – il video dedicato a Pio La Torre, il politico e sindacalista siciliano trucidato dalla mafia un anno prima di Chinnici. Il terzo video realizzato nell’ambito del progetto “Liberi dalle mafie. Percorso su legalità e impegno nella lotta contro tutte le mafie”, organizzato nella sezione scuola della Piattaforma delle resistenze contemporanee 2016, è stato realizzato dalla 4E del classico “Carducci” di Bolzano. Da un’idea di Alice Martintoni, i disegni di Giulia Manca e Anna Cappello, le riprese di Mara e Marina e il coordinamento dell’insegnante Emanuela Scicchitano è scaturito un toccante ritratto di Lea Garofalo, la mamma e testimone di giustizia calabrese che ebbe il coraggio di ribellarsi alla ‘ndrangheta e per questo venne barbaramente uccisa.

Al termine dell’incontro con i due magistrati gli studenti, assieme alla popolazione, hanno partecipato alla Camminata di solidarietà che dal Teatro Cristallo si è snodata fino a piazza Tribunale. Una manifestazione toccante, durante la quale come ogni anno sono stati letti i nomi delle diverse centinaia di vittime di tutte le mafie italiane.