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Resistenze teatrali

 

Obiettivo specifico del progetto è stato realizzare un laboratorio teatrale per giovani adolescenti sul tema della “resistenza contemporanea”, dove gli allievi sono stati chiamati a interpretare il senso della resistenza al giorno d'oggi. Il laboratorio ha cercato di avvicinare i ragazzi della Valle al teatro come luogo di crescita culturale, ma anche di aggregazione, promuovendo la conoscenza del linguaggio teatrale fra i più giovani e quindi la consuetudine con le forme dello spettacolo dal vivo. Durante il percorso abbiamo cercato di stimolare i partecipanti a riflettere su che cosa sia oggi la resistenza, incentivando un atteggiamento partecipativo rispetto alle problematiche più attuali, troppo spesso ignorate o affrontate con superficialità, nonostante i numerosi mezzi di informazione.

 

Il laboratorio si è rivolto a ragazzi fra i 13 e i 17 anni in parte normodotati ed in parte con disabilità cognitive che per una settimana si sono ritrovarti presso il teatro Valle dei Laghi per realizzare uno spettacolo finale basato sul tema della resistenza vista con gli occhi dei giovani partecipanti, in base anche alla riflessione sulle proprie esperienze di vita. Lo spettacolo conclusivo è stato aperto a tutti, per condividere con la Comunità i risultati e le idee frutto degli stimoli ricevuti attraverso il lavoro teatrale.
In occasione degli incontri era attivo il servizio bar e degli altri servizi del teatro, al fine di
generare occasioni di incontro tra i partecipanti al laboratorio e i giovani diversamente abili impiegati nell'ambito della gestione degli spazi del teatro e del Caffè culturale The Staff.

 

L'iniziativa ha cercato di interpretare il concetto di “resistenza” da molteplici punti di vista:
• resistono i ragazzi diversamente abili che hanno scelto di lavorare in teatro, ad un mondo, che, nonostante le normative e le dichiarazioni politiche, ancora esclude chi ha una diversa abilità, relegandolo a forme di impiego dedicate e imposte dalla legge. Resistono cimentandosi in un mestiere bello ma impegnativo, con contratti che non li tutelano in quanto disabili ma garantiscono loro di essere come tutti gli altri.
• Resistono il teatro e la cultura, ponendosi come alternativa per i giovani alle altre forme di impiego del tempo libero, al vortice tecnologico, nonostante la sempre più pressante contrazione delle risorse in campo culturale.
• Resistono infine i giovani, chiamati a riflettere su cosa sia oggi la resistenza, in un sistema socioeconomico ormai privo di garanzie e tutele, dove le logiche del profitto prevalgono troppo spesso su ogni altra considerazione di ordine culturale e sociale.

 

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