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Testimoni di coraggio civile: IO DICO NO ALLA VIOLENZA!

annibali La violenza sulle donne vista da una vittima:
il racconto in prima persona di Lucia Annibali
L’avvocatessa sfregiata dall’ex compagno è stata invitata dalla Piattaforma delle Resistenze alla premiazione del concorso per le scuole “Testimoni di coraggio civile” che ha coinvolto 200 studenti

Sedici operazioni in quasi tre anni, la lotta quotidiana contro lo specchio e contro i ricordi, le sofferenze fisiche e morali subite per un atto di atrocità inaudita. Lucia Annibali porta avanti la sua battaglia di testimonianza, affinché simili episodi – e la violenza sulle donne in generale – non si ripetano più. Stamattina l’avvocatessa pesarese ha raccontato il suo dramma a 200 studenti bolzanini convenuti al Rainerum per la premiazione del concorso scolastico “Testimoni di coraggio civile”, organizzato dal Dipartimento Cultura della Provincia di Bolzano nell’ambito della sezione Scuola della Piattaforma delle Resistenze contemporanee 2016. Il concorso di quest’anno era dedicato proprio a un fenomeno di drammatica quotidianità: no alla violenza sulle donne.

IL CONCORSO. Il concorso “Testimoni di coraggio civile” è organizzato dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee in collaborazione con Associazione Nazionale Magistrati-sezione Alto-Adige e assessorato alla scuola e cultura italiana della Provincia di Bolzano.
Per partecipare al concorso gli studenti hanno dovuto presentare un elaborato scritto o multimediale sul seguente tema: “Amore, violenza, paura, rabbia, forza, coraggio, responsabilità e reazione. Che cosa rappresentano per te? Quanto è importante il contesto socio-culturale riguardo la visione sulla violenza sulle donne? Perché denunciare è necessario?”
Il concorso prevedeva due categorie di partecipanti: singoli o gruppi (di classe o interclasse) e classi. I premi in palio per i singoli consistono in abbonamenti a cinema o teatro e buoni acquisto per libri, riviste o materiale informatico per un valore oscillante tra 100 e 300 euro, mentre per la classe vincitrice è previsto – oltre ad un buono acquisto da 250 euro – anche un incontro con le realtà del territorio che si occupano di sensibilizzare la popolazione e tutelare le donne che hanno subito violenza.


I VINCITORI. Incetta di titoli per il liceo “Pascoli” di Bolzano, che ne ha conquistati tre su quattro: nella categoria singoli/gruppi ha vinto il primo premio con Amina El Kathib ed il terzo con Maria Letizia Mastroianni, mentre la seconda piazza è andata al duo Andrea & Anna Lovecchio del liceo “Torricelli”. Il premio riservato alle classi è andato alla 4P del “Pascoli”, indirizzo Scienze umane. La giuria composta da Franca Toffol (vicepresidente commissione provinciale pari opportunità), Andrea Brandalise (coordinatore della Piattaforma delle Resistenze contemporanee), Luca Bizzarri (Servizio Giovani della Provincia) e Laura Nardin (staff Piattaforma delle Resistenze) ha premiato i messaggi lanciati dagli studenti singoli – la lotta al silenzio, la resistenza alla violenza, la maschera indossata dalla vittime – e l’idea del calendario sulla violenza prodotto dalla classe del “Pascoli”.

 

Le opere vincitrici:

 

Amina El Kathib

  

mastroianni

 

lovecchio

 

4p pascoli