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“RICORDARE GLI ORRORI DEL PASSATO AFFINCHÈ NON SI RIPETANO” - LE CELEBRAZIONI DEL 25 APRILE IN PIAZZA MATTEOTTI TRA INVITI ALLA RESISTENZA E AMATRICIANA DI SOLIDARIETÀ

amaLa terza giornata del Festival delle Resistenze Contemporanee, dedicata alla memoria, ha vissuto le celebrazioni per il 25 aprile. In piazza Matteotti sono confluiti tutti i cortei istituzionali con le autorità civili e militari, quindi centinaia di persone hanno pranzato con un piatto di pasta solidale verso i terremotati del Centro Italia.

Un 25 aprile diverso dal solito, quello vissuto da centinaia di persone in piazza Matteotti. La terza e ultima giornata del Festival delle Resistenze contemporanee, per tradizione dedicata al tema della memoria, ha visto confluire nel cuore del popolare quartiere di Bolzano i cortei istituzionali reduci dalle commemorazioni cittadine. Dopo la deposizione di una corona al busto di Giacomo Matteotti, sul palco del Festival sono saliti la Commissaria del Governo Elisabetta Margiacchi, il vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini in rappresentanza del governatore Arno Kompatscher, il sindaco Renzo Caramaschi e il presidente dell'ANPI di Bolzano Orfeo Donatini.

“Il 25 aprile – ha detto il sindaco Renzo Caramaschi – rappresenta una finestra di speranza, il sole che torna a splendere dopo 20 anni di nazi-fascismo e 60 milioni di morti. E in giorni come questi, in cui il nazionalismo sembra rialzare la testa, basti pensare alla Francia, è importante ricordare gli orrori del passato. In particolare i giovani, che non hanno vissuto quel periodo, devono capire cosa è avvenuto un secolo fa. Io sono nato nel 1946, quindi sono stato concepito nel '45, ed è significativo questo atto d'amore giunto al termine di una guerra. Una voglia di pace che dovremmo coltivare anche oggi, resistendo al razzismo che ritorna, all'incomprensione verso l'umanità che soffre. So che è più faticoso capire che denigrare, ma non dobbiamo arrenderci”.

L'importanza di ricordare il passato, anche attraverso iniziative come il Festival delle Resistenze contemporanee, è stata ribadita dal vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini: “Non bisogna mai dimenticare la storia. Con il Festival vogliamo tenere viva la memoria affinché non si ripetano gli errori del passato e perché anche oggi ci sono tante cose a cui resistere: l'indifferenza verso gli altri, i diversi da noi. Dobbiamo resistere alla paura, all'insicurezza che rischia di creare diffidenza. Il festival vuole anche essere un momento per ritrovare il senso dei legami, delle relazioni che ci fanno sentire a casa. I temi scelti per l'edizione di quest'anno, l'identità e i confini, vogliono far capire che solo aprendoci al nuovo riusciremo a garantire sviluppo sociale e culturale a questo territorio di confine”.

Concetti ribaditi dal presidente dell'ANPI Alto Adige Orfeo Donatini: “Il 25 aprile coincide con il ripristino della democrazia e della libertà, e per la nostra terra anche con la tutela delle minoranze linguistiche che ci ha permesso di instaurare una convivenza pacifica. Viviamo in un'epoca complessa, ricca di paure e nazionalismi ed è estremamente importate difendere i valori tutti i giorni, senza mai dimenticare un passato che sembra lontano ma non lo è”.

Dopo la parte istituzionale è arrivato il momento della grande “Amatriciana di solidarietà” organizzata da Resistenze e ANPI con la collaborazione del Gruppo Alpini Piani di Bolzano. Il tendone è stato letteralmente preso d'assalto e alla fine le instancabili penne nere, dopo aver cucinato 40 kg di penne e 20 kg di sugo, hanno servito 350 porzioni di pasta. Più che soddisfacente la risposta dei commensali: l'ammontare delle offerte libere è stato pari a 1.018 euro, che saranno consegnati alla Protezione civile per destinarli alle zone terremotate.

GLI APPUNTAMENTI DEL POMERIGGIO.
Alle 16 spazio ai progetti del Museion “Paradise Lost” e di cooperativa Atelier “Mappamondo interculturale”. I fotografi Diego Artioli, Ziyah Gafić e Ludwig Thalheimer dialogheranno con lo storico conduttore di Caterpillar MASSIMO CIRRI e con la sociologa MARIANELLA SCLAVI per raccontare i loro lavori e la loro personale forma di resistenza attraverso la fotografia.

Alle 18.30 tavola rotonda sul welfare generativo con l’assessore provinciale Christian Tommasini, il rettore di UniBz Paolo Lugli e il politologo Francesco Grillo moderati da Luca Barbieri.

L’edizione bolzanina del Festival delle Resistenze 2017 si chiuderà alle 21 con GAD LERNER e il dibattito “I confini: nuove “frontiere” culturali e sociali da affrontare”. Il noto giornalista si confronterà con il pubblico su cosa sono i confini, perché esistono e cosa possono diventare. In caso di maltempo l'incontro sarà ospitato nel vicino Teatro Cristallo di via Dalmazia.

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